Due workshop di disegno senza schemi per riscoprire la propria interiorità

Disegnare senza guardare, disegnare senza pensare, disegnare, disegnare, disegnare…

Il disegno, prima di essere disciplina e Arte, è gesto istintivo, che trova le sue radici all’alba dell’umanità. Porta con sé non solo il piacere del gesto, la scoperta del segno, ma l’inizio di un pensiero complesso e la possibilità di esteriorizzare idee ed emozioni, comprendendole.

A Spazio Qui, in via Nuova 17 a Verona, dicembre si apre con due proposte di riscoperta del disegno e del “segno”, dallo scarabocchio al doodle. Due workshop per ritrovare il piacere di esprimersi attraverso forme, segni e colori, attraverso un metodo che è quasi una filosofia creativa o passando un pomeriggio di tranquillità e introspezione.

Workshop di disegno brutto

“A cosa serve disegnare?”

Possiamo immaginare che Alessandro Bonaccorsi sia partito da questa semplice domanda quando ha iniziato i primi corsi di “Disegno brutto” nel 2017. Un percorso quasi filosofico che ha l’ambizione di portare le persone a riprendere a disegnare: disegnare per piacere, assaporandone il processo e non per il risultato.

Concentrarsi sul risultato genera aspettativa, ansia e mina alla base il piacere della creatività.

Il workshop di Disegno Brutto di sabato 2 dicembre presso Spazio Qui si concentrerà sul potere calmante del disegno: una via di accesso a noi stessi che per una volta è solo piacevole.

Workshop “Pomeriggi disegnati”

Hai mai disegnato senza guardare cosa stai disegnando?

Bella domanda, e perché dovresti farlo? Per liberarsi di schemi, regole e aspettative sul disegno, per esempio. Quand’è stata l’ultima volta che ti sei concess* di sbagliare? Di disegnare per il piacere di farlo e, anzi, sovvertire insieme le regole del disegno!

Un pomeriggio con l’illustratrice Silbenni per chiacchierare in compagnia lasciandosi alle spalle la quotidianità attraverso il disegno, le forme e i colori.